DOMENICO
MARRELLA
IL PRESIDENTE DELLA FEAMS
ESIBIZIONI
21-03-2021
IL CD
Domenico….le mie radici e la carriera professionale…
Domenico Marrella nasce in provincia di Catanzaro in un paesino della provincia di Lamezia Terme incastonato su delle colline vicino alla zona del lametino che si chiama Curinga, il 27 maggio 1972 ma diciamo che spesso e volentieri agli amici, alla famiglia, agli effetti dico sempre che la mia data di nascita un po' rappresenta quello che faccio tutti i giorni. Il giorno di paga, il 27, mi rappresenta perché provengo da una famiglia, sicuramente non milionaria né povera, figlio di due commercianti benestanti insomma, che non mi hanno mai fatto mancare nulla, due genitori che ringrazio tanto per essere stati un punto fermo della mia vita. Il mese di maggio è il mese dei lavoratori, il primo maggio si festeggia la festa dei lavoratori.
Tutti sanno il lavoro che faccio tutti i giorni, sono il leader della Confael uno dei sindacati autonomi più importanti d'Italia e uno dei competitor delle confederazioni tradizionali di questo Paese che mi guardano sempre con una sorta di avversario e nemico, anche se io mi considero semplicemente un professionista che fa il suo mestiere. Nel 1972 si svolge la famosa e gloriosa trasmissione di Pippo Baudo che designò e proclamò come canzone del secolo “Questo piccolo grande amore” che, seppur scritta nel 1971 edita e pubblicata dal grande collega e anche mio idolo che è un grandissimo artista Claudio Baglioni, Questo piccolo grande amore poi fu pubblicato nel 1972.
Quindi discretamente benestante sindacalista dei lavoratori, musicista scritto in SIAE dal settembre del 1990 come paroliere e come melodista trascrittore. Diciamo che faccio gli studi di scuola elementare e scuola media al paese, scuola superiore ho frequentato e istituto tecnico per ragionieri di Lamezia Terme, poi vado all’Università a economia e commercio. Finisco gli studi e contestualmente inizio l’attività di sindacalista, iniziando da un comune piccolo come Curinga mi allargo fino a diventare prima segretario provinciale coordinatore regionale poi a livello nazionale fin quando poi nel 1999 vengo a Roma e comincio la carriera sindacale, sono l'unico cittadino italiano dal fatto il direttore generale dei quattro istituti di patronato, dal 2010 sono segretario generale della Confael già eletto per due mandati consecutivi nel 2010 nel 2016 e mi accingo, auspicando che tutti i delegati mi vogliono dare la conferma a dicembre, ad essere sicuramente rieletto, ma questo poi lo decideranno, a dicembre 2021 scade il mandato si farà e si celebrerà il congresso.
CORTOMETRAGGIO
Gli studi da bambino…
Per quanto riguarda la carriera sindacale sono arrivato al massimo di quello che si può auspicare, sulla parte musicale sin da piccolo siccome mia mamma è sempre stata amante della musica perché mio nonno che si chiamava come me era un musicista. Quindi probabilmente nei geni mia mamma mi ha trasferito questa passione e amore per la musica e intorno ai 7-8 anni ho iniziato a studiare e suonare prima a livello privato con dei maestri di musica e di pianoforte, poi alle scuole medie ho iniziato a frequentare prima da esterno e poi da interno il Conservatorio di musica di Vibo Valencia.
Mi prese con sé la maestra Cappuccilli nota maestra che faceva sia canto, sia pianoforte e anche nota perché il padre era il grande baritono Cappuccilli. Ho studiato quindi pianoforte, solfeggio, canto ma non ho conseguito diploma perché, vuoi per gli studi, vuoi per un problema di natura fisica, non ho finito però già a 15 anni scrivo il primo pezzo, che si intitola “Una piccola donna” e qui nasce questo connubio tra quello che sembra strano ma è così, tra la matematica, la musica, la metrica ,il ritmo e questa voglia di esternare sentimenti.
Cominciavo a capire che quella stato di timidezza di insicurezza e di non so dire di avere vergogna di scrivere di parlare in pubblico invece si tramutava in forza che usciva fuori con parole musica e pian piano prendo coscienza di questa dote e una dietro l'altra riesco a scrivere parecchi pezzi. Compiuto il 18 esimo anno d'età vengo a Roma seguito da mio zio, ospitato da mio zio buonanima che non c'è più, faccio gli esami in Siae, regolarmente superati, all'epoca ahimè non come ora si facevano gli esami veri. Ho sostenuto gli esami per la doppia qualifica come musicista e melodista trascrittore come compositore della parte letteraria, e alla posizione 90.450 dal settembre 90 ad oggi Domenico Marrella è iscritto come musicista professionista.
I primi esordi da cantante….
Già da piccolino, a 13 anni, ho esordito facendo un concerto all'allora festa dell'Unità perché mio nonno che io ho sempre definito un comunista borghese perché tutto era, meno che comunista, forse il contrario, mi fece suonare per la prima volta lì insieme ad altri ragazzi. Io ero il più piccolo di tutti. All’inno famoso del partito comunista che era Bandiera Rossa sbagliai tutto il primo giro dagli accordi perché ero molto emozionato.
Suonai con la tastiera del mio maestro Vittorio Magisano, grande pianista figlio di un musicista-trombettista. Da quel momento mi sono esibito un sacco di volte con dei gruppi, con un gruppo che ho composto io, all'epoca suonavo con i Denebola, poi ho formato un gruppo che si chiamava i Flash Back con dei ragazzi molto bravi, ricordo un batterista bravissimo figlio anche di batterista.
Facevo pianobar, giravo, ho suonato in vari teatri come il Grandinetti di Lamezia, abbiamo suonato al teatro di Vibo Valentia, in piazza, insomma in vari comuni vicini, suonavo anche nei pianobar, scrivevo, studiavo e cresceva la voglia in me di poter fare e per questo ho tentato qualche volta di cimentarmi in qualche Festival. Neanche ventenne in un Festival di canzone d'autore in quel di Filadelfia su 30 candidati sono arrivato settimo poi, Pippo Baudo negli anni 90 verso quegli anni 90, aprì il Festival di Sanremo agli iscritti SIAE, mandai un provino in Rai superai le diverse sezioni poi all'ultima, dopo la quale, c'era l'accesso scartarono il pezzo del cd che si intitolava “Corri ragazzo”.
All'epoca avevano individuato degli interpreti e avevo individuato Antonella Schiavo che suonava con Renzo Arbore nell’orchestra italiana come interprete del mio testo. Poi ci fu anche uno scandalo e la Schiavo fu arrestata, per motivi legati al padre, ma al di là di questo non passai l’ultima selezione altrimenti probabilmente staremmo parlando di un'altra storia.

La vita professionale e una nuova carriera votata alla beneficienza
La mia carriera di cantante però pian piano è andata scemando, perché la carriera sindacale è cresciuta e mi sono ritrovato a Roma. L'ultimo concerto pubblico ufficiale lo tenni nel lontano 1998 e diciamo che la storia ha voluto ancora dei cambiamenti. Gli affetti personali sono cambiati e proprio nel momento in cui gli affetti personali sono cambiati durante un direttivo nostro della Confael a Fiuggi una nostra delegata della provincia di Genova erede di un ex titolare proprietario di una casa discografica, sentendomi cantare in una delle mie performance riservate agli amici e ai delegati, mi disse che ho una voce talmente bella, calda, forte e passionale e che doveva essere registrata perché meritava di essere ascoltata.
Mi racconta che la casa discografica da lei ereditata è dormiente però mi confida che l'ex direttore artistico, il maestro Nicola Ursino che ringrazio sempre, lavora con lei. La signora mi dice che vuole fare qualcosa, vuole immortalare questa voce. Nonostante quando incontrai il Maestro Ursino fossi afono per problemi alla voce, colsi di sorpresa il maestro che mi disse: “io pensavo che fossi un appassionato e non pensavo che davanti a me ci fosse la genialità in persona con dei testi, musica e originalità con questa voce. Una voce che lo colpì nonostante, avessi in quel momento un filo di voce, così riuscii a cantargli non 20-25 pezzi ma quelli più importanti.
Dopo tre settimane mi disse di aver elaborato e mi invitò nuovamente da lui, stiamo parlando della provincia di Cuneo, così – disse – “mettiamo delle voci”. Facciamo quindi questa cosa, vado avanti, là si apre un mondo, coinvolgo Paolo Russo che mette molto del suo per rendere ancora più belli i pezzi fin quando poi siamo stati ricevuti dalla casa discografica che è la Crisler Music Publishing di Romolo Ferri che hanno voluto puntare su di me e su questo prodotto magnifico, su questo cd dal titolo “Nuovi orizzonti” con questi 12 brani inediti. Da qui diciamo che è iniziata di nuovo la mia carriera di cantante e autore.
Questa nuova iniziativa però ha una finalità. Avendo un ruolo pubblico, essendo leader di un sindacato, avendo centinaia di persone che lavorano per me chiaramente io mi pongo come una sorta di artista che si mette a disposizione degli altri per raccogliere e fare della beneficenza, aiutare chi sta male, mettere al servizio la mia voce, la mia passione per la musica, la mia creatività con la fortuna di avere a fianco grandissimi musicisti come Paolo Russo, Ciro di Bitonto, Dino Cappa, come Daniele, Ber Campos, Anna Morena, Giordano, Mauro un sacco di gente che ha suonato con i più grandi. Il covid ci ha fermato ma noi stiamo già lavorando un altro cd, un altro album e presto cominceremo a organizzare manifestazioni a raccogliere fondi per le persone che ne hanno bisogno.
La Feams
Il progetto prevede anche che FEAMS sia una sorta di contenitore per tutta l'arte, la cultura in generale. Abbiamo dotato la Confael, che ha fatto nascere la Feams, di nuove strutture molto più grandi per cercare di organizzare una sorta di scuola di formazione, di perfezionamento perché chi sa cantare e vuole migliorare il suo canto, la sua dizione come suono, o direttamente da noi o tramite alcune scuole può perfezionare la sua professione di musicista, di artista. La stessa cosa sulla scultura, sulla pittura, sulla recitazione, sulla prosa, sulla moda quindi organizzeremo una serie di eventi, dove il filo conduttore sarà l'arte in generale a 360 gradi.
Il nostro auspicio è poi quello che la politica ci stia vicino perché vogliamo realizzare questo connubio, di tradizione e modernità, di arte di territorio, dall'enogastronomia al turismo, che è il sale dell'Italia e cercare di fare una cosa molto importante: riaprire vecchi centri, riscoprire vecchi mestieri, insegnare ai giovani dei mestieri nuovi che si sono persi perché sono antichi e cercare di coinvolgere in questo progetto le partite iva soprattutto del mezzogiorno d'Italia, per far sì che questi vecchi mestieri siano insegnati ai giovani che verranno assunti da gente che opera sul territorio per produrre prodotti del territorio, metterli in commercio e mettere sulla rete e portarli in tutto il mondo, oltre a riportare le persone in Italia dove c'è il sole, il mare, il vino, la pizza, l’olio, le bellezze naturali, la cultura, la tradizione e riscoprire tutti quei valori che sono ahimè persi.
Una missione che mi rappresenta e che rappresenta un connubio di chi ha studiato dall’economia, al diritto del lavoro, alla materia giuslavoristica, alla previdenza, ma anche la musica, gli spartiti, gli strumenti, il canto per cercare di fare tre cose: lavoro e legalità, puntare sui giovani e al futuro e soprattutto far accorciare le distanze tra il sud Italia che rappresenta il sud quasi dell'Europa perché finisce l'Europa da Reggio e dalla Sicilia e dopo Reggio Calabria e la Sicilia c'è l'Africa, quindi il Sud Europa più vicino al resto d'Europa e al resto del Mondo riscoprendo quei valori che hanno fatto sì che le tradizioni dei popoli più meridionali dell'Italia hanno segnato la storia.
Questo perché se andiamo a vedere tutti i flussi migratori di oltre un secolo fa, in ogni angolo del mondo, dall’Oceania al Sud America, dall’America all'Europa del nord, all'America del nord, i calabresi, i siciliani, i pugliesi e i napoletani sono ovunque nel Mondo e quella cultura, quella tradizione, quel modo di fare esiste ovunque. C’è qualcuno che ha realizzato la Hol Tower in Canada, la torre più alta del mondo, chi ha portato il gelato a chi non sapeva cosa fosse, chi ha portato i dolci, il pane, la pasta e la pizza in Australia e via dicendo.
Questo per dire che l'intelligenza italiana, Latina e del popolo che le persone che stanno forse più a contatto con la natura forse nei geni hanno un quella marcia in più.
La Feams...
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